Descrizione
Il progetto di ricerca prevede di utilizzare un'ottica di sistema, ponendo il bambino al centro della rete di relazioni tra educatori/insegnanti, genitori (padri, madri, nonni), coordinatori pedagogici ed altre figure di sistema. Il tema dell'autonomia e della responsabilità reciproca rispetto al progetto educativo che coinvolge l'alunno sarà approfondito considerando gli aspetti della professione (educatori/insegnanti), della genitorialità (padri/madri/nonni), delle priorità individuate da entrambi, della organizzazione istituzionale dei contesti educativi. Saranno altresì prese in considerazione le culture che caratterizzano i contesti educativi indagati e le rappresentazioni che emergono da queste reti relazionali e dai rapporti di cura e di aiuto.
Il progetto si articola in 5 azioni di ricerca.
1. Azione;
Cosa intendiamo quando parliamo di cura educativa, relazione
d'aiuto, star bene a scuola?
2. Azione;
Cura educativa nei servizi per la prima infanzia
3. Azione;
La scuola dell'infanzia e le nuove tipologie educative
4. Azione;
Il gioco e i giocattoli: modelli educativi, culture e competenze
ludiche dell’infanzia.
5. Azione;
Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola elementare
La metodologia sarà realizzata attraverso modalità varie:
1. somministrazione di questionari che conterranno diversi item in riferimento ai temi sopra indicati ;
2. svolgimento di interviste a testimoni privilegiati;
3. osservazione orientata di differenti tipologie: asili-nido, servizi integrativi, scuole dell’infanzia, primo anno della scuola elementare;
4. realizzazione di studi di caso;
5. elaborazione statistica dei dati quantitativi raccolti;
I risultati attesi
1. In che misura nei servizi permangano scarti e dissonanze fra la competenza cognitiva e quella emozionale;
2. quanto i problemi legati alla cristallizzazione dei ruoli istituzionali possano indurre le operatrici a privilegiare forme d’ascolto convenzionali e risposte astratte e pregiudiziali;
3. fino a che punto le rappresentazioni consuete della quotidianità educativa in termini di accoglienza possano spingersi verso forme di coinvolgimento più radicali, tali da concepirla come luogo d’incontro e di confronto e di possibile gestione del conflitto fra soggetti depositari di identità, bisogni e visioni del mondo differenti;
4. quale sia la ricaduta che questi processi ingenerano nelle educatrici e che si esprime nella continua oscillazione fra opportunità di gratificazione e di reinvenzione del proprio agire professionale e rischi di burn-out.
Tipo di attività
Ricerca empirica, Ricerca teorica, Ricerca storica, Ricerca-azione, Ricerca etnografica, Continuità, Innovazione, Formazione, Networking
Tipo progetto
Ricerca istituzionale