Descrizione
La realtà sociale mostra costantemente esempi di pregiudizio e discriminazione, anche in forme aggravate quali la negazione dell’altrui umanità. La letteratura psicosociale afferma che tutti gli outgroup sono vittima di deumanizzazione. Scarse sono però le ricerche che hanno analizzato i fattori che possono esacerbare o ridurre la tendenza a negare l’altrui umanità. Nessuno ha infatti considerato il ruolo della categorizzazione sovra-ordinata umana come panacea verso gli esiti dei deumanizzazione, né il ruolo dello status dei gruppi e della percezione di minacciosità degli outgroup..
Si indaga dunque se questi fattori fungono da moderatori o da fattori di amplificazione del pregiudizio espresso verso alcuni gruppi nazionali europei prescelti in funzione dello status sociale percepito e della minacciosità loro associata.
Inoltre, di fronte all’evidenza del forte pregiudizio sprezzante espresso nella società italiana nei confronti del gruppo nazionale dei Rumeni, particolare attenzione è rivolta alla comprensione dei processi socio-cognitivi che determinano tale esito ipotizzando come fattore esplicativo la percezione indifferenziata del gruppo etnico dei Rom e di quello nazionale dei Rumeni secondo un processo di proiezione di un outgroup su un altro.
Accanto a ciò, seguendo una prospettiva construens, ci si focalizza sui fattori che possono ridurre il pregiudizio sociale e favorire l’inclusione di dell’alterità entro il gruppo sovraordinato umano. Si esamina dunque il ruolo cruciale della categorizzazione sociale multipla nel moderare il pregiudizio verso chi appartiene a gruppi diversi dal proprio ed, al tempo stesso, nel favorirne l’inclusione nel gruppo umano e promuovere l’attribuzione di valore della vita ai membri degli outgroup.
Tipo di attività
Ricerca sperimentale
Tipo progetto
Ricerca individuale