Descrizione
Avendo già assunto, in termini generali, che la religiosità intervenga nei processi educativi, influenzando, ad esempio, l’accettazione/ non accettazione dell’handicap infantile, così come della malattia e della vecchiaia, si vuole indagare il dinamismo di tale influenza nel corso della vita adulta, indipendentemente da esiti di “laicizzazione” della religiosità iniziale, oppure da differenti forme di “conversione”, religiosa o ideologica. La ricerca ha carattere esplorativo.
Dopo un’analisi della letteratura, obiettivo specifico dell’unità di Bologna sarà la costruzione di uno strumento di indagine specifico, di tipo qualitativo, finalizzato a scandagliare i processi di socializzazione e di educazione religiosa in gruppi di provenienza culturale diversa. Si tratterà di costruire sia una traccia di intervista semistrutturata, rispetto alla quale saranno definite domande specifiche, sia una intervista in profondità (durante la quale l’intervistatore, a partire da una domanda iniziale, lascerà all’intervistato l’iniziativa di introdurre argomenti ed esperienze senza forzature, favorendo una dinamica di ascolto attivo). Gli strumenti saranno somministrati poi ad una serie di sottogruppi individuati in quanto dotati di alcune caratteristiche demografiche (sesso, età, titolo di studio…), o professionali e sociali (insegnanti, studenti universitari, educatori sociali, genitori, catechisti…). Intendiamo individuare quali contenuti, quali esperienze, quali relazioni, incontrate nell’arco della sua età evolutiva, un soggetto adulto ascriva ad un orizzonte religioso; quale spazio egli attribuisca all’orientamento religioso nel consolidarsi della sua identità personale; a quali relazioni e a quali esperienze giovanili egli attribuisca maggiore incidenza nella maturazione di una appartenenza religiosa e/o, viceversa, nella laicizzazione successiva di tale orientamento iniziale; come ritiene che il suo orientamento religioso/ non religioso influenzi o abbia influenzato la sua azione educativa nei confronti di figli e nipoti, e intervenga in genere sulle sue relazioni affettive e amicali. Mettendo a confronto diversi sottogruppi di differente appartenenza, ci aspettiamo di verificare se, al di là della ovvia differenza socio-antropologica fra religioni diverse, la ricostruzione autobiografica della propria formazione presenterà alcuni elementi generali comuni (per esempio, forme di catechesi, stimolazione precoce verso la preghiera etc.) o se viceversa il confronto a posteriori delle interviste mostrerà la radicale non comparabilità di esperienze formative e culturali di segno diverso.
Il risultato della ricerca esplorativa ipotizzata avrebbe esiti importanti anche nella comprensione dei processi educativi in genere, del ruolo che le esperienze religiose assumono nella vita dei soggetti adulti coinvolti nella ricerca; di uguale importanza sarebbe l’individuazione di come i soggetti interpretano l’influenza che i mezzi di comunicazione di massa svolgono nella diffusione di mode, rituali, miti, filosofie di diversa origine e significato (con particolare attenzione alla diffusione di messaggi che avviene nelle forme della cultura virtuale.
Tipo di attività
Ricerca teorica, Ricerca empirica
Coordinatore del progetto nazionale/europeo
Coord. Nazionale R. CIPRIANI, Uni Roma Tre (Univ. Padova, Trento, Torino, Milano Cattolica)
Tipo progetto
PRIN